Internet è piena d'informazione: importante, di relativa
importanza, irrilevante, falsa e anche disinformante. Comunque la
vogliamo vedere, è un grande deposito d'informazioni che ad ognuno consente una
prospettiva d'uso specifica, e alla fine diventa necessario mettere ordine
in quella parte di Internet che risolve i nostri problemi
informativi.
L'abitudine (o la soluzione più disponibile) è aggiungere gli URL ai "Preferiti"
o scaricare le pagine HTML sul computer, nei migliori dei casi in cartelle specifiche.
Essendo Knowledge Master un "gestore di conoscenza", una delle sue esigenze progettuali
è stata quella di renderlo una tecnologia completa, non solo per la
rappresentazione e gestione della conoscenza,
ma anche come gestore universale d'informazione ed applicazioni
a supporto dei processi cognitivi.
Questa tecnologia, al servizio dei:
|
"Knowledge Manager";
|
|
"knowledge
worker" (lavoratore della conoscenza); |
|
knowledge
engineer (ingegnere della conoscenza); |
|
insegnanti
e professori; |
|
studenti;
|
|
dirigenti;
|
|
ricercatori;
|
permette anche di incorporare l'informazione
da
Internet ai processi di reperimento, preservazione,
valorizzazione e condivisione dell'informazione (destinata ai cicli di gestione
della conoscenza) utile in professioni, imprese, scuole di ogni livello e centri
di ricerca, tutti centri dove realmente o potenzialmente si "gestisce
la conoscenza".
Per
fare questo, si utilizzano i concetti selezionati della mappa (o rete semantica)
come chiavi di ricerca nel motore selezionato dall'utente. L'effetto è che le
pagine selezionate dai risultati (fisicamente o i loro URL)
possono essere salvate associandole automaticamente ai concetti della mappa
concettuale (o rete semantica) che gli servono da descrittori dei contenuti:
in questo modo ognuno può costruirsi la propria mappa cognitiva e
grafica di Internet, di quella parte del web che ha un
significato per i nostri interessi professionali o personali, ed è possibile mantenere questo
"sottoweb" organizzato e indicizzato in modo cognitivo, in modo da
poter trovare facilmente e "logicamente" i contenuti
privilegiati di Internet che ci appartengono. Per accedervi dopo, basta
localizzare i concetti che gli servono da indice cognitivo.
|